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Veganesimo: l’importanza della certificazione

Dic 15, 2023

1,4 milioni di italiani dichiarano di essere “vegani”, in percentuale il 2,4% della popolazione. Un dato che – a parte qualche piccola inversione di tendenza – si è quadruplicato se si considerano gli ultimi 10 anni. Rispetto poi al 2022 la percentuale di italiani vegani è cresciuta dell’1,1% a differenza di quanto è accaduto ai vegetariani che sono calati dell’1,2% (per attestarsi a un 4,2%). 

Un mercato che, tanto in Italia come nel mondo si prevede crescerà a ritmi sempre più sostenuti. A livello globale si parla di 61 miliardi di dollari di valore entro il 2028. Oggi (dati 2021) si è sopra i 26 miliardi di dollari.

Dietro a questi numeri vi sono le convinzioni di milioni di persone che hanno deciso di escludere dalle proprie scelte di consumo tutti quei prodotti che presuppongonoogni forma di sfruttamento e crudeltà verso animali sia per scopo alimentare, sia il vestiario, come per qualunque altro scopo.

E per chi ha abbracciato uno stile di vita “vegan” la certezza e la garanzia di scegliere il prodotto conforme alla propria convinzione sono condizioni basilari. Ciò vale tanto quando si tratta di acquistare prodotti per un consumo domestico tanto quando il consumo deve avvenire “fuori casa”. Tra le difficoltà lamentate dai vegani italiani, tuttavia, vi sono proprio quei momenti in cui mancano tanto la possibilità come la garanzia di scegliere vegano. E ciò accade durante i viaggi in aereo, treno ma anche nei punti di ristoro in autostrada, agli eventi, al ristorante o nei bar e alle mense aziendali.

Ma non solo. Benché le industrie stiano ampliando la loro offerta con intere linee di prodotti ad hoc, i vegani italiani incontrano notevoli difficoltà nell’identificazione di beni di consumo idonei alla loro etica. La ragione? Attualmente, non è ancora disponibile una normativa che ne disciplini la produzione, l’etichettatura, la commercializzazione e la somministrazione.

Per questo motivo sono stati pensati dei sistemi di certificazione volontaria a cui le aziende possono fare riferimento al fine di accertare la rispondenza dei propri prodotti alle richieste di questo gruppo di consumatori.

Qualità Vegana è lo standard per la certificazione di prodotti (agroalimentari, cosmetici, tessili, di abbigliamento, di imballaggio e altro) già in possesso di un altro marchio di certificazione oppure che siano conformi a un disciplinare privato aziendale che ne valorizzi l’aspetto qualitativo.
In base alle caratteristiche e specifiche dei prodotti, esistono 3 livelli di certificazione:

  • prodotti di Livello 1 – senza derivati di origine animale nel prodotto nè componenti di origine animale nella confezione
  • prodotti di Livello 2 – come il livello 1 e in più senza l’utilizzo di mezzi tecnici di origine animale durante la produzione agricola (es. letame, concimi a base di sangue e ossa, ecc.);
  • prodotti di Livello 3 – come il livello 2 e in più senza l’utilizzo di mezzi tecnici o strumenti di origine animale durante la trasformazione (es. guanti di pelle, pennelli di setole, ecc.).

Quali sono i principali vantaggi? Lo standard Qualità Vegana è rivolto alle aziende che vogliono qualificare e differenziare il proprio prodotto, comunicando tutte le informazioni relative a provenienza, trasformazione, sostenibilità ecc.

In questo contesto, QCertificazioni, con la sua esperienza e competenza, è in grado di aiutare tutte quelle aziende che vogliono certificarsi con lo standard Qualità Vegana, così da superare l’ottica dell’autoreferenzialità, affermando la conformità dei propri prodotti ai requisiti specificati dal disciplinare e dimostrando sensibilità e attenzione rispetto alle esigenze del consumatore garantendo un acquisto consapevole.

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