Le aziende si raccontano • Friultrota di Pighin srl
LE AZIENDE SI RACCONTANO
Testimonianze di clienti storici che da oltre 25 anni scelgono QCertificazioni per il proprio percorso di successo nel biologico
FRIULTROTA DI PIGHIN srl
Friultrota è nata olre 40 anni fa dalla passione di Giuseppe Pighin per la natura, per il ‘suo’ fiume, il Tagliamento, di cui conosceva ogni segreto.

MAURO PIGHIN
Titolare
Per noi il rispetto delle tradizioni e l'impiego di metodi tradizionali di lavorazione sono fondamentali.
Cosa vi ha spinto a cogliere la scommessa del bio?
Il nostro impegno verso il biologico è stato una evoluzione naturale del nostro approccio alla produzione, da sempre improntata sulla sostenibilità dell’allevamento e dei processi produttivi. Fin dall’inizio della nostra attività, nei primi anni Settanta, bassa densità del pesce, alimentazione non forzata, rispetto per l’ambiente e per il benessere animale sono state le caratteristiche istintive e distintive del nostro allevamento e dei processi di trasformazione. Siamo stati la prima azienda europea a convertire la produzione al biologico nel 1994, regolata in assenza della normativa ufficiale (uscita solo nel 2010) seguendo un disciplinare privato approvato dal Ministero dell’Agricoltura. La nostra scelta nasce da una profonda convinzione che qualità, sostenibilità e rispetto per l’ambiente siano fondamentali per il futuro del settore ittico.
Una volta conseguita, la certificazione bio ha aperto la strada ad altri progetti e/o nuovi mercati?
Sì, la certificazione ha favorito l’accesso a mercati più sensibili alla qualità e alla tracciabilità, specialmente in Europa, in aree geografiche con una maggiore domanda di prodotti biologici certificati, come il mercato tedesco.
Quali trasformazioni avete notato nel mercato del bio nel vostro settore?
Il consumo di prodotti biologici è in crescita tra i giovani, e negli ultimi anni il mercato del biologico nel settore ittico ha subito un’evoluzione significativa. Abbiamo notato una crescente consapevolezza da parte del consumatore, che non cerca più solo il prodotto biologico per motivi salutistici, ma anche per la sostenibilità e l’impatto ambientale. La domanda di trasparenza ha portato a una maggiore attenzione nei confronti di tutta la filiera produttiva. Questo ha portato a una selezione sempre più attenta delle materie prime e dei metodi di lavorazione.
Come è cambiato l’atteggiamento del consumatore?
Oggi il consumatore è molto più informato e consapevole rispetto al passato. La sua attenzione non si limita alla ricerca del prodotto biologico in quanto tale, ma dà maggior valore anche agli aspetti nutrizionali e salutistici del prodotto, estendendosi all’impatto ambientale e sociale delle produzioni, senza trascurare le qualità organolettiche. Inoltre, notiamo una crescente disponibilità a investire in prodotti che offrono garanzie di qualità e trasparenza, soprattutto per quanto riguarda l’origine e i metodi di produzione.
Quale consiglio vorreste dare alle nuove generazioni di imprenditori del bio?
Il mio consiglio è innanzitutto di alimentare la propria passione, crederci fino in fondo e di perseverare di fronte alle difficoltà che potranno incontrare, soprattutto nelle fasi iniziali della loro attività. Il biologico non è solo una certificazione, ma una filosofia personale e aziendale che richiede un impegno costante verso la qualità e la sostenibilità. Le nuove generazioni devono studiare e applicare tecnologie innovative per migliorare l’efficienza e contenere l’impatto ambientale, al fine di ottenere anche quella sostenibilità economica senza la quale le aziende non sopravvivono.
Vuole fare altre considerazioni?
Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore è l’integrazione tra metodi di produzione tradizionali e innovazione tecnologica nel rispetto dell’ambiente. Per noi è fondamentale mantenere l’autenticità dei metodi di produzione tradizionali, ma al contempo investire in innovazioni che migliorino l’efficienza e riducano l’impatto ambientale. Stiamo studiando metodologie nella gestione dell’allevamento e nei processi di trasformazione, con le quali si possono ottenere risultati migliori in termini di sostenibilità senza perdere di vista la qualità artigianale, che da sempre caratterizza i nostri prodotti.

La Famiglia Pighin
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