Le aziende si raccontano • ICAM SpA
LE AZIENDE SI RACCONTANO
Testimonianze di clienti storici che da oltre 25 anni scelgono QCertificazioni per il proprio percorso di successo nel biologico
ICAM S.p.A.
ICAM Cioccolato è un’azienda che da tre generazioni si dedica con passione alla trasformazione del cacao in cioccolato di eccellente qualità, rispettando i principi di sostenibilità e innovazione. Con un impegno costante verso la tutela delle risorse naturali e la biodiversità, ICAM adotta tecnologie avanzate per garantire prodotti impeccabili e rispettosi dell’ambiente. L’azienda promuove un approccio etico e trasparente, consolidando rapporti di fiducia con i partner e le comunità in cui opera.

ANTONIO AGOSTONI
R&D Director
La certificazione Bio è un traguardo importante che dimostra il nostro impegno nel garantire sicurezza e sostenibilità.
Cosa vi ha spinto a cogliere la scommessa del bio?
In ICAM da oltre 75 anni ci prendiamo cura della straordinaria materia prima che è il cacao, seguendone ogni fase: dalla piantumazione e crescita delle piante, dalla raccolta ed essiccazione dei suoi frutti, fino ad arrivare alla sua lavorazione e trasformazione in cioccolato di alta qualità, destinato poi al consumatore finale, all’industria e ai professionisti del settore. Abbiamo creduto fin dall’inizio nella validità dell’approccio biologico e siamo stati la prima industria italiana produttrice di cioccolato a cogliere la sfida “bio” già nel 1997. Oggi questa visione è confermata dall’inserimento dell’agricoltura biologica nelle priorità del PNRR italiano quale percorso per la crescita sostenibile per il Paese, e dalla strategia sulla biodiversità, considerata elemento chiave del Green Deal europeo 2030 per la protezione della natura nell’UE. Per ICAM, il biologico rappresenta un modo di concepire il prodotto nel rispetto della naturalità, che non si limita all’assenza di trattamenti chimici e artificiali dalla coltivazione alle fasi di preparazione, immagazzinaggio e lavorazione: ogni passaggio avviene infatti secondo tempi e metodi naturali. Inoltre, il disciplinare della produzione biologica richiede una piena tracciabilità e garantisce così per ogni nostro prodotto certificato Bio una mappa documentata dell’intero percorso di lavorazione.
Una volta conseguita, la certificazione bio ha aperto la strada ad altri progetti e/o nuovi mercati?
La certificazione Bio è un traguardo importante che dimostra il nostro impegno nel garantire sicurezza e sostenibilità. Abbiamo sempre sostenuto l’importanza delle certificazioni come ulteriore strumento di conformità e di comunicazione rilevante verso i nostri consumatori. Inoltre, l’adozione degli standard internazionali rappresenta anche un sostegno operativo per l’attività di autocontrollo e prevenzione dei rischi legati alla qualità dei prodotti e alla loro sicurezza alimentare. In questo senso, nel 2010 abbiamo dato il via al progetto ICAM Chocolate Uganda ltd, una vera e propria subsidiary dell’azienda dove è stato creato un centro di raccolta e lavorazione del cacao in cui tutti i coltivatori hanno avuto modo di accedere a sessioni di formazione sulle migliori pratiche di coltivazione, fondamentali non solo per elevare qualità e produttività del cacao, ma anche perché ha permesso loro di raggiungere un importante incremento del loro benessere economico e sociale. Nel 2018 ICAM Chocolate Uganda ha conseguito la certificazione Biologica Europea, un risultato straordinario che è un successo di tutte le quasi 400 persone che oggi collaborano con l’azienda in loco. Grazie a questi importanti progressi, oggi il cacao ugandese è un cacao dalle elevate qualità che è notevolmente migliorato nel corso degli anni, diventando un cacao d’altura particolarmente pregiato, apprezzato dal mercato e che essendo coltivato e lavorato in loco, garantisce proprietà organolettiche uniche.
Quali trasformazioni avete notato nel mercato del bio nel vostro settore?
Il settore sta ancora affrontando i due grandi temi legati alla disponibilità della materia prima e al continuo aumento del suo costo. Come ICAM stiamo continuando, da una parte, ad alimentare le relazioni dirette e di lungo periodo con le cooperative di coltivatori nei territori di origine del cacao con l’obiettivo di tenere monitorato il problema della disponibilità, parallelamente, il contatto diretto con i nostri clienti ci permette di essere trasparenti nei loro confronti e di trovare insieme a loro le modalità più consone a impattare il meno possibile sul consumatore finale. In questo contesto, ICAM, da precursore del bio, sta implementando il suo impegno per promuovere un cioccolato di eccellente qualità e rispettoso della naturalità, a differenza di alcuni player del settore che sono stati costretti a prediligere un costo più basso.
Come è cambiato l’atteggiamento del consumatore?
Da sempre, il cioccolato rappresenta un momento di coccola e benessere, ma è oggi ben più apprezzato se si tratta di un cioccolato che rispetta il Pianeta. Infatti, sempre più consumatori sono interessati a scoprire come avviene l’intero processo di lavorazione reso più etico per gli agricoltori e più sostenibile quando si tratta di produzione e confezionamento. La trasparenza e la tracciabilità sono aspetti importanti per un consumatore che fa scelte d’acquisto sempre più consapevoli. La scelta di un cioccolato di qualità che ha un effetto positivo sulla propria salute, considerato più «premium» e «gourmet», incontra le esigenze di un consumatore più esigente ed evoluto. I clienti attenti alla salute e alla premiumness guidano lo sviluppo di prodotti con un ridotto contenuto di zucchero e/o con assenza di ingredienti che generano ipersensibilità o intolleranze; in particolare si mostrano interessati al cioccolato fondente con elevato contenuto di solidi del cacao e che riportano certificazioni funzionali di prodotto (biologico, gluten free, lactose free, sugar free, natural protein, vegan/vegetarian, ecc.).
Quale consiglio vorreste dare alle nuove generazioni di imprenditori del bio?
È fondamentale gestire con responsabilità l’intera catena di fornitura, dalla piantagione al prodotto finito, solo così si può produrre un cioccolato di qualità e si possono garantire elevati standard di controllo e sicurezza alimentare ricorrendo a materie prime certificate. I requisiti specifici della certificazione comportano il rispetto di una serie di norme che regolamentano produzione, coltivazione, conservazione, trasformazione, confezionamento e spedizione e comprendono la coltivazione di terreni agricoli sui quali non siano state utilizzate sostanze chimiche di sintesi da molti anni, situati lontano da impianti inquinanti. Bisogna prevedere, inoltre, la rinuncia all’uso di prodotti chimici di sintesi, di organismi geneticamente modificati e di radiazioni ionizzanti lungo tutto il processo produttivo, attraverso la responsabilizzazione, la formazione, l’informazione e la collaborazione dei coltivatori. Fondamentale, poi, la stretta separazione fisica degli ingredienti biologici da quelli convenzionali.

ICAM, un’immagine dei moderni locali di stoccaggio
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