Benessere animale. È il momento giusto per certificarsi secondo il sistema SQNBA
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 novembre 2024 del Decreto 23/10/2024 riguardante il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale, è iniziato il conto alla rovescia che dovrebbe portare alla certificazione di tutti gli operatori del settore alimentare che desiderino continuare ad apporre sui propri prodotti frasi, loghi o dichiarazioni che valorizzano modalità di allevamento rispettose degli animali. La pubblicazione accoglie le modifiche degli allegati 1 e 2 del Decreto del 2 agosto 2022 e approva i disciplinari relativi alle specie bovina e suina da ingrasso allevata all’aperto.
Tuttavia, prima di entrare nel dettaglio, potrebbe essere utile fare un passo indietro.
SQNBA, DI COSA SI TRATTA?
L’acronimo SQNBA indica il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere animale, cioè il percorso di certificazione volontaria, che consente a tutti gli operatori della produzione primaria e del settore alimentare operanti negli Stati membri dell’Unione Europea di dichiarare sui prodotti commercializzati il rispetto del benessere dei capi di bestiame allevati. Lo standard italiano si pone l’obiettivo di armonizzare i tanti schemi di certificazione volontari – se ne contano più di 50 – attualmente esistenti in Europa (e in Svizzera) con relativi loghi e slogan, proposti specialmente da organizzazioni private. Una parcellizzazione non esente da criticità. Una su tutte è la poca chiarezza e trasparenza con le quali si comunicano al consumatore finale informazioni utili e comparabili per orientarsi nella scelta di prodotti differenti e, quindi, per acquistare in modo consapevole.
Non solo. L’introduzione del SQNBA, dunque, comporta che tutti i soggetti che scelgono di certificarsi vengano esaminati e valutati secondo gli stessi criteri, garantendo così anche una più giusta concorrenza tra produttori e aziende.
IL PERCORSO VERSO LA CERTIFICAZIONE
Gli operatori che desiderano ottenere la certificazione SQNBA dovranno in primo luogo ottemperare ai requisiti di legge. Questo aspetto viene verificato dall’Organismo di certificazione nell’area dedicata del Sistema informativo di categorizzazione degli allevamenti in base al rischio “ClassyFarm” (art. 9 Decreto interministeriale SQNBA 2/08/2022) attraverso la presenza del semaforo verde nella “Pagina di Certificazione” specifica del singolo operatore della produzione primaria. Appurato questo aspetto, si procederà alla valutazione dei differenti elementi che concorrono, in egual misura, alla salute e al benessere degli animali tenendo conto anche delle complesse relazioni esistenti tra salute animale, salute umana e ambiente circostante. Infatti, il benessere animale deve essere raggiunto e mantenuto permettendo all’animale di massimizzare le proprie capacità di adattamento all’ambiente e riducendo i fattori stressanti. Per ottenere ciò è possibile attivare programmi efficaci di gestione aziendale, di profilassi, di biosicurezza e di potenziamento delle strutture di allevamento. Un adeguato livello di benessere animale in allevamento comporta anche una minore incidenza delle malattie.
Proprio tenendo conto di tali aspetti, i Disciplinari prevedono che un operatore della produzione primaria, per ottenere la certificazione, soddisfi i requisiti relativi a quattro macroaree. Si tratta di:
- Benessere animale: presenza di strutture adatte (Area Struttura), consapevole gestione aziendale (Area Management) e attenzione alle condizioni degli animali, attraverso il monitoraggio di indicatori diretti di benessere (Area Misure dirette sugli animali – ABMs)
- Biosicurezza: controllo della biosicurezza aziendale al fine di prevenire l’introduzione, lo sviluppo e la diffusione di malattie negli animali dello stabilimento
- Uso consapevole del medicinale veterinario: uso appropriato del farmaco in accordo con le indicazioni del medico veterinario, per garantire l’appropriato supporto terapeutico agli animali e contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza
- Tutela dell’ambiente: attraverso una gestione consapevole dell’acqua e dei gas seguendo l’approccio “One health”
CHI PUO’ OTTENERE IL CERTIFICATO DI CONFORMITA
La certificazione può essere rilasciata:
- al singolo produttore della produzione primaria
- alla cooperativa o ad altre forme associative della produzione primaria
- al singolo operatore del settore alimentare
- nel caso di una certificazione di gruppo verrà assegnata all’organizzazione responsabile del gruppo di operatori del settore alimentare
Si evidenzia, inoltre, che è necessario la certificazione venga ottenuta anche da tutti gli eventuali altri soggetti della filiera (altri fornitori di prodotti di origine animale o alimentare), che sia sempre rispettata la Catena di Custodia e che via sia una rigorosa gestione documentale dei prodotti in entrata e in uscita. Soltanto così, infatti, sarà possibile garantire e verificare il rispetto dei criteri di benessere lungo tutta la catena di fornitura sino al consumatore finale.
Per mantenere nel tempo la certificazione SQNBA occorre che gli operatori si sottopongano a controlli e audit (anche non annunciati) con frequenza annuale, e nel caso della certificazione di gruppo, secondo specifiche regole di campionamento.
ETICHETTATURA
Alla fine di questo percorso, dunque, sarà possibile apporre un’etichetta di vendita che riporti la dicitura “Sistema Qualità Nazionale Benessere Animale” accompagnato dal rispettivo logo – ad oggi in fase di definizione. Inoltre, l’etichetta riporterà anche i riferimenti specifici previsti da ciascun Disciplinare tra i quali: metodo di allevamento, luogo di allevamento, origine del prodotto e ulteriori informazioni ove previste dai requisiti di certificazione.
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