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Intelligenza artificiale e cosmesi: più di un’esperienza di acquisto

Nov 14, 2024

Secondo quanto emerge dall’analisi presentata nel Rapporto Coop 2024, nel 2023 la stima dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) sull’economia mondiale varia tra i 2,4 e i 4,1 miliardi di euro.

Essa può trovare applicazione in ambito industriale, nel settore dei trasporti, in agricoltura, nel campo del marketing e della comunicazione, nelle pratiche della Pubblica Amministrazione oppure nel settore medico e in generale della salute. Oltre ad occupare uno spazio via via più ampio nella vita quotidiana di ciascuno, interessando anche l’ambito cosmetico.

E proprio in questo settore, emerge un fenomeno divenuto sempre più frequente durante le fasi dell’acquisto, ovvero l’utilizzo di applicazioni software di scansione e analisi dei parametri del viso. Promossi e sviluppati dalle aziende cosmetiche, questi applicativi hanno l’obiettivo di aiutare i potenziali clienti ad individuare i prodotti più adatti tra quelli commercializzati, prendendo in considerazione alcuni parametri come tono della pelle, presenza o assenza di rughe, irritazioni, rossori o acne. A conclusione della valutazione, l’Intelligenza Artificiale propone i cosmetici più adatti, identificati in base alle caratteristiche personali e alle esigenze dichiarate dall’acquirente. Inoltre, agli aspetti cosmetici e di cura della pelle, è possibile associare anche un’esperienza di realtà aumentata: dopo aver acquisito l’immagine del viso, l’AI può simulare il trucco, l’acconciatura o il colore dei capelli.

A ciò infine è possibile aggiungere anche un’indagine sui colori che meglio si adattano alle caratteristiche fisiognomiche e cromatiche della persona, tale valutazione è nota come “armocromia”. L’analisi che un tempo poteva essere fatta solo di persona da un consulente in negozio ora diviene possibile in autonomia, anche a casa propria nel caso in cui si scelga di acquistare online.

Tuttavia, affinché la consulenza di un assistente virtuale sia attendibile e realmente personalizzata, occorre che si verifichino due condizioni. La prima è che i sistemi di AI utilizzati siano sicuri, trasparenti e affidabili. Per avere questa certezza è possibile fare riferimento allo standard ISO/IEC 42001. Esso specifica i requisiti e le best practice per stabilire, implementare, mantenere e migliorare continuamente un obiettivo che è quello di aiutare le organizzazioni e la società a trarre il massimo vantaggio dall’AI, rassicurando al contempo le parti interessate sul fatto che i sistemi vengono sviluppati e utilizzati in modo responsabile, seguendo principi etici e sociali come prerequisiti nell’analisi di fattibilità delle soluzioni da progettare.

La seconda, invece riguarda la qualità dei cosmetici e la chiarezza delle informazioni disponibili relative ai prodotti proposti dall’assistente digitale. Per accertarsi della qualità di ciò che sta per acquistare, il consumatore può fare riferimento alle verifiche e alle certificazioni rilasciate da enti di terza parte, come la soluzione BIO ECO COSMESI di AIAB, l’Associazione Italiana di Agricoltura Biologica, proposta da QCertificazioni in esclusiva. Si tratta di una garanzia per il consumatore che può così essere certo di aver scelto un prodotto biologico, nella sua formulazione, libero da elementi nocivi per la salute e l’ambiente.

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